iene in mente una canzone di parecchi anni fa: “non sempre si può vincere, bisogna saper perdere”.
E’ quello che sta accadendo a Novi, dove dopo più di settant’anni di guida comunista, il centro destra che ha vinto le ultime elezioni (per pochi voti, vi ostinate a dire, ma si ricorda che in democrazia basta un voto in più per vincere, ), si è trovato ad affrontare una situazione non facile.
Sia chiaro, nel momento in cui qualcuno si candida al governo della Città si assume delle responsabilità: qui sta succedendo come quando il vecchio inquilino (il PD) che è sfrattato dal padrone di casa (i novesi) fa di tutto per cacciare il nuovo inquilino (la nuova giunta), utilizzando la più classica delle azioni: quella di mettere in cattiva luce il nuovo inquilino con il padrone. E la cosa più infantile e deprecabile che si possa fare: il padrone di casa (i novesi) ci giudicheranno alla fine, cosi come hanno giudicato voi mandandovi fuori dal Comune. Funzionano così le cose in democrazia.
Ecco, la differenza è proprio questa: forse per signorilità del nostro Sindaco, perché ci sono cose da fare piuttosto che ritornare a parlare degli annosi problemi lasciati dalle precedenti amministrazioni, che si tende a lavorare piuttosto che “a elencare”…
Capaci, praticamente imbattibili nell’eloquio, “politico”, forti dell’esperienza acquisita in anni e anni di militanza, aiutati dalla poca esperienza politica dei loro avversari, molti alla prima esperienza in assoluto, si attaccano a qualsiasi cosa pur di mettere in cattiva luce la compagine che li ha scalzati.
Loro possono offendere anche in maniera pesante (“sindaco degno di ospizio”….villa Arzilla…), ma quando qualcuno anche solo li nomina siamo di fronte alla “lesa maestà”… e no cari amici, dite quello che volete, ma affermare che D’Ascenzi era il sindaco ombra di Rocchino, vale almeno tanto quanto dire che Cabella è telecomandato dal nipote…per non parlare dell’elenco che quest’anno è stato fatto dei sindaci ombra tra i quali Perocchio, Bertoli, Cavallera, Molinari e in ultimo il neo assessore Delfino. E voi ora fate la morale perché quest’anno finalmente abbiamo una Città abbellita in maniera elegante per le festività natalizie e non con le solite luminarie viste e riviste, nel tentativo per quanto possibile di portare qualche turista in più a Novi
Voi e i vostri seguaci possono permettersi di pubblicare un post dove si dice che la giunta ha deciso di abbattere gli alberi di viale delle Rimembranze? Allora spiegate la differenza: in questo caso è possibile perché l’autore non riveste incarichi pubblici?
No cari, non funziona così, non siete i tenutari della verità assoluta, non siete i più bravi perché se no sareste rimasti lì dove eravate, invece ora siete all’opposizione a cercare, anche in maniera a volte ridicola e subdola di mettere in cattiva luce i vostri avversari politici.
Questa non è dialettica politica, semmai è “arrancare” perché non avete altro su cui attaccarvi.
Ma seppur con mille difficoltà, riusciremo a far tornare a vivere la nostra Novi. Perché noi vogliamo bene alla nostra Città e il bene della nostra Città.